Close

Logo 130°

130 anni - Ente Turistico del Luganese

1889 - 2019

Dalla Pro Lugano a Lugano Region: un percorso nella storia turistica della regione di Lugano da metà Ottocento ad oggi.

Storicamente la fortuna turistica del luganese va inserita nel contesto geografico dell’ampia area dei laghi prealpini di cui il Ceresio fa parte. Il progresso dei sistemi di trasporto e in particolare l’apertura della galleria ferroviaria del San Gottardo nel 1882, consentirono a Lugano di inserirsi tra gli “hauts lieux “del turismo internazionale.

Nella seconda parte dell’Ottocento iniziò la trasformazione del paesaggio, in particolare con la costruzione di alberghi e la valorizzazione del lago a scopi turistici. È in questo contesto che nacque nel 1888 la Pro Lugano; le iniziative di questo ente furono soprattutto legate al sostegno di opere pubbliche e di decoro urbano della città (illuminazione, acquedotto, panchine, belvedere...) e alla sua promozione turistica.

Dal 1899, in un momento molto fertile per il turismo si coinvolsero i comuni limitrofi e l’ente divenne “Pro Lugano e dintorni”. L’epoca d’oro del turismo si interruppe però con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale e in questo periodo gli alberghi luganesi vennero utilizzati soprattutto per ospitare gli sfollati e gli esuli. Alla fine della Grande Guerra, per risollevare il turismo e il settore alberghiero, avvenne la fusione tra la “Pro Lugano e dintorni” e “l’Associazione per la reclame collettiva”.

Dal 1921 si iniziarono a diffondere in larga misura in Svizzera e all’estero i primi prospetti della regione; nel luganese il turismo internazionale riprese con rinnovato vigore dal 1924. Tra le due guerre la Pro Lugano e dintorni si fece promotrice di varie attività sportive che videro in quegli anni uno sviluppo importante, in particolare va segnalata l’appropriazione ludico-sportiva delle acque del lago con la costruzione del Lido di Lugano (aperto nel 1928).

Da inizio Novecento si assistette anche all’avvento del turismo della salute e del benessere con prospettati effetti terapeutici, in particolare per le malattie respiratorie. Vennero dunque promosse case di cura in luoghi caratterizzati da clima mite e ampio soleggiamento (Kurhaus di Cademario e Sanatorio di Agra). Evento determinante per Lugano negli anni dal 1933 al 1953 fu la “Fiera Svizzera di Lugano” che si distinse come la manifestazione economica più importante del Canton Ticino. Associata alla Festa della vendemmia, rappresentò un’importante occasione per incentivare il turismo. La Seconda Guerra Mondiale influenzò ovviamente la vita economica, politica, sociale e culturale nella regione del Luganese. Anche in questo caso durante gli anni del conflitto si cercò di sfruttare al meglio la vasta disponibilità di pensioni e alberghi, che stavano soffrendo flussi turistici molto bassi, per ospitare profughi e rifugiati.

L’immediato dopoguerra vide una lenta ripresa e, grazie ai cambiamenti sociali, allo sviluppo ulteriore delle vie di comunicazione e al boom economico, tra il 1950 e il 1975 il turismo conobbe in Ticino un’espansione superiore alla media svizzera, diventando uno dei rami più importanti dell’economia locale. L’opera edificatoria più rilevante degli anni Sessanta, che contribuì a modificare in modo significativo il paesaggio ticinese fu la costruzione dell’autostrada. Essa favorì il turismo automobilistico e di massa.

Con la legge sul turismo entrata in vigore nel 1972 la “Pro Lugano” divenne “Ente turistico di Lugano e dintorni”; in questo periodo si assistette al tentativo di liberarsi da un’immagine banalizzata e folcloristica del nostro Cantone e si andò alla ricerca di un’identità diversa e più profonda, proponendo il Ticino come “Terra d’artisti”. In questi anni, accanto alla dimensione turistica, la città di Lugano si andava affermando anche quale terza piazza finanziaria Svizzera e sorse l’esigenza di sviluppare i collegamenti aerei. Lo scalo di Lugano - Agno entrò negli anni Ottanta nella rete internazionale dei trasporti aerei conoscendo un lungo periodo di espansione; sviluppo interrotto, come noto, da alcuni anni.

Dagli anni Settanta una mancata pianificazione del territorio nel luganese non favorì purtroppo l’armonizzazione tra le necessità legate alla dimensione turistica, che ricercava la valorizzazione di ambienti paesaggistici e architettonici, e le esigenze della piazza finanziaria che necessitava imponenti edificazioni adibite soprattutto al terziario. In particolare, a partire dagli anni Ottanta Lugano si fa notare per quanto riguarda il turismo dell’arte; ospita infatti moltissimi visitatori dapprima attirati a Castagnola dalla collezione Thyssen-Bornemisza a Villa Favorita, poi a Villa Malpensata presso il Museo d’arte moderna e oggi al MASI (Museo d'Arte della Svizzera italiana) presso il centro culturale LAC e il Palazzo Reali.

L’ultima legge sul turismo entrata in vigore nel 2015 presenta una nuova riorganizzazione cantonale che evidenzia quattro Organizzazioni Turistiche Regionali (OTR); è in questo contesto che nel 2018 appare il nuovo concetto di “Lugano Region” nato per far fronte alle nuove sfide, digitali e internazionali, facendo leva su un’ampia diversificazione e che valorizza le peculiarità del territorio.

Il futuro prossimo vedrà, nell’ambito di AlpTransit, una nuova rivoluzione dei trasporti anche per quanto riguarda il traffico regionale con l’apertura della galleria di base del Ceneri. Si apriranno così per il luganese nuove opportunità e nuovi interrogativi anche dal punto di vista turistico.  

(Foto e cartoline storiche gentilmente concesse dall'Archivio storico della Città di Lugano)

Programma del
Forum sul Turismo

Tenutosi il 2 dicembre 2019 presso l'Hotel Splendide Royal di Lugano.

Scopri il programma

Tavola rotonda sul turismo

Una discussione moderata da Alfonso Tuor, dove si sono confrontati sulla tematica turistica gli esponenti della politica, Christian Vitta e Roberto Badaracco e del mondo accademico Lorenzo Cantoni e Claudio Visentin.

Molti gli spunti, scaturiti dalle stimolanti domande del moderatore, che caratterizzano l’opinione generale su quella che ne sarà della destinazione turistica. Si è voluto far leva sulle opportunità e sugli svantaggi delle nuove tendenze turistiche, sull’importanza delle nuove tecnologie, dei nuovi sistemi di comunicazione digitali, dei progetti cantonali già in corso e che si stanno sviluppando.

Intervento storico

Durante il Forum sul Turismo, attraverso la presentazione di Lisa Ferretti, ricercatrice con il mandato dall’Archivio Storico della Città di Lugano, si è voluto celebrare la promozione turistica ricordando come si è sviluppata la destinazione del Luganese dalla seconda metà Ottocento ad oggi.